Le realizzazioni

Mostra permanente “Lo Storico Carnevale di Ivrea dalle origini ai giorni nostri”

Inaugurata nel febbraio 2014 la mostra è arredo permanente dei portici di piazza Ottinetti. Attraverso 20 banner ed un flyer di approfondimento a disposizione presso l’Ufficio del Turismo, la mostra narra per suggestioni e immagini la storia del Carnevale. Realizzata nell’ambito del progetto Ivrea Carnevale 365® e con il sostegno della Fondazione Guelpa, in accordo con l’Amministrazione Comunale, la mostra vuole essere un benvenuto e un’introduzione al Carnevale per ospiti e turisti in visita ad Ivrea in ogni periodo dell’anno.
Pur nella rigorosità delle informazioni, l’intento è quello di incuriosire e stimolare all’approfondimento chi del Carnevale conosce poco, o solo quanto appreso dai media, con un utilizzo prevalente di materiale fotografico ed una resa coreografica piacevole e non invasiva.
Il progetto, proposto e realizzato dalla Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea, è stato il primo passo concreto verso la realizzazione di un “Museo diffuso” che vedrà, nei prossimi anni, coinvolti numerosi attori del territorio in un’ottica inclusiva, per raccontare tutti i temi che ci rappresentano, ma che non possono esseri contenuti all’interno del Museo Civico Pier Alessandro Garda.

Le Mani

imma-manoNel 2012 sono state installate su due rotonde nel centro di Ivrea le prime due realizzazioni nate in seguito al Concorso internazionale di idee “Ivrea Carnevale 365® colora la Città: i luoghi e i percorsi del Carnevale” per la riqualificazione di piazza Castello e della scena urbana dello Storico Carnevale.

Il progetto “Le mani” è stato presentato e realizzato dall’architetto Silvia Barbiroglio e da Davide Morando, titolare dell’azienda Ivrea Imballi: le sculture rappresentano una mano che stringe tra le dita un’arancia; sono alte 240 cm e larghe 125 cm nel loro punto massimo e sono state realizzate partendo da un modello tridimensionale che è stato rielaborato per ottenere una forma che rappresenta una mano stilizzata. Sul modello sono state tagliate lastre di polistirolo, che sono state poi sovrapposte e resinate con una resina cementifera di colore grezzo. L’arancia è stata poi dipinta di arancione per renderla più realistica.

Perché una mano? “Il Carnevale è la festa dei sensi”, sottolineano Silvia e Davide “profumi e suoni che pulsano dentro di noi, riportandoci un po’, ogni giorno dell’anno, a quelle sensazioni forti, nostre da sempre. E poi immagini, di maschere e sorrisi. E poi la mano: la mano dei bambini che gioca, la mano della mugnaia e del generale che saluta… ma soprattutto, la mano che stringe l’arancia. Questo, crediamo sia il simbolo del nostro carnevale, per tutti quelli che lo guardano da fuori e per tutti quelli che, come noi, lo portano dentro.”

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